NoBrain Film Inserisci recensione Visualizza recensioni ... Archivio Per informazioni, segnalazioni e altro su questo sito, scrivi a nobrain@peacelink.org Libri stampa segnala ... via email "La ragazza in blu" di Susan Vreeland - Neri Pozza Editore - euro 14,00 "Ho solo visto i treni. Non sapevo altro". Un vecchio, prima di morire, cerca, di spogliarsi della sua pelle di colpevole, come un serpente nel periodo della muta, e di spiegare al figlio come sia entrato in possesso di un quadro di Vermeer, "la ragazza in blu"... Elisabetta Caravati 5 aprile 2004 Il quadro e' stato preso dal vecchio in una casa di una famiglia ebrea deportata; in quella casa erano rimasti un bambino nascosto in una credenza sotto un mucchio di tovaglie e dietro una pila di piatti, un servizio da the ed un quadro. Il lurido bambino ebreo, con una pedata, venne mandato insieme agli altri ebrei, il quadro e il servizio da the, rimasero la', nella casa. Quando il soldato torno' nella casa, il servizio da the era sparito e lui prese il quadro, nonostante una legge dicesse che tutte le collezioni d'arte di proprieta' dei giudei dovevano essere depositate presso una societa'. Ma quella non era una collezione, era solo un quadro, uno solo! Il figlio inorridito ascolta il racconto del padre, sa perfettamente che le responsabilita' di coloro che consegnarono le vittime alla morte non furono (e non sono) inferiori alle responsabilita' e alla colpe di coloro che uccisero; per questo vorrebbe, alla morte del vecchio, bruciare il quadro della ragazza in blu, per poter, in qualche modo, espiare le colpe di suo padre. Ma poi si chiede se sia o non sia giusto distruggere un quadro che appartiene di diritto all'umanita', un pezzo importante del patrimonio mondiale dell'arte; distruggerlo, forse sarebbe soltanto un atto crudele, crudele come crudeli furono gli atti compiuti da suo padre. Capisce che per lui e' di fondamentale importanza che qualcuno riconosca l'autenticita' di quel quadro, solo poi riuscirebbe a distruggerlo; distruggerlo e porre fine alla storia di quel quadro appartenuto prima di lui a suo padre e prima alla famiglia ebrea e prima ancora ad altri... | |
|